lunedì 16 dicembre 2019

AGRICOLTURA


Le origini dell'agricoltura

Circa 10000 anni fa l'uomo da raccoglitore e cacciatore divenne agricoltore e allevatore. Questo fenomeno venne chiamato da Vere Gordon Childe 'rivoluzione neolitica', durante la quale l'uomo iniziò ad addomesticare alcune specie vegetali e animali.
Tutto questo ebbe inizio nella 'mezzaluna fertile' nel Medio Oriente, mente nel resto del mondo il fenomeno si sviluppò tra il 7500 e il 2500.
Le precondizioni che hanno favorito la domesticazione sono le seguenti:
  • il cambiamento climatico, 13 anni fa infatti finì l'ultima era glaciale. Il seguente innalzamento delle temperature ha favorito lo sviluppo di una vegetazione ricca e coltivabile;
  • l'aumento della popolazione;
  • il progresso tecnologico, gli uomini infatti erano in grado di costruire vari attrezzi agricoli come le falci.
La conseguenza principale della domesticazione fu la nascita di insediamenti fissi, in particolar modo presso i fiumi. Dove il suolo veniva sfruttato in modo intensivo e si iniziò a immagazzinare scorte di cibo e ad avere i primi scambi commerciali. Tutto questo permise un rapido aumento della popolazione.
Dal punto di vista sociologico inoltre ci fu la comparsa della divisione del lavoro e della stratificazione sociale. Infatti oltre ai contadini nelle civiltà c'erano governanti, soldati e sacerdoti che non avevano un attività produttiva ma che veniva lo stesso ritenuta importante.
Gli sviluppi dell'agricoltura
I principali aspetti dell'evoluzione dell'agricoltura dalla rivoluzione neolitica fino ad oggi sono
a 'vittoria' dell'agricoltura, ovvero come essa si sia estesa in tutto il mondo e la stabilità del modello base dell'agricoltura, ovvero la preparazione del suolo mediante l'aratro e l'irrigazione dei campi.

Durante il Medioevo ci furono delle innovazione che contribuirono fortemente allo sviluppo dell'agricoltura:
  1. la sostituzione del bue con il cavallo, quest'ultimo infatti è un animale più forte e meno dispendioso dal punto di vista dell'alimentazione.
  2. la diffusione di mulini ad acqua e a vento che riuscivano a macinare una quantità maggiore di grano a differenza di quelli che venivano azionati a forza umana o animale.
  3. la specializzazione dell'agricoltura, ovvero i contadini si misero d'accordo e ognuno di loro iniziò a dedicarsi ad una sola attività.
Dal XIX secolo in poi ci fu un forte incremento della produttività, grazie all'impiego di nuovi macchinari e dall'uso del modello estensivo.



L'agricoltura oggi 

L'agricoltura è un'attività economica di fondamentale importanza, in quanto da essa dipende la maggior parte dell'alimentazione umana.
Ci sono diversi tipi di agricoltura. Negli ultimi anni si è sviluppata un tipo di agricoltura che ha lo scopo di non danneggiare l'ambiente, la cosiddetta agricoltura biologica. Ultimamente il numero di
consumatori che richiede l'utilizzo di questa pratica è aumentato.
Le attività agricole più utilizzate al momento sono le seguenti:
  • l'agricoltura itinerante, una pratica molto antica che consiste nel liberare una porzione di terreno nelle foreste tagliando o bruciando cespugli e piante, ci si procura in questo modo lo spazio necessario per la coltivazione. Una volta esaurite le risorse nel terreno i coltivatori si spostano in un'altra zona.
  • l'agricoltura intensiva, il quale scopo è quello di aumentare la produttività, viene praticata da società sedentarie quando c'è poca terra in rapporto alla popolazione. Per esempio in Indonesia ci sono coltivazioni intensive di riso;
  • l'agricoltura estensiva è una pratica dove sono disponibile vaste estensioni di terreno e poca manodopera. Un esempio sono le coltivazioni di prodotti destinati all'esportazione, il caffè. 



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