domenica 3 maggio 2020

L'APPROCCIO DI GOFFMAN E LA PROSPETTIVA FENOMENOLOGICA




L'approccio drammaturgico: Goffman

Erving Goffman: la sociologia diventa teatro - Sociologicamente
Nel solco delle sociologie comprendenti si colloca anche l'approccio drammaturgico di Erving Goffman.
Nell'opera del 1956 "the presentation of self in everyday life", l'autore paragona la vita sociale, con le sue quotidiane interazioni tra le persone, a un palcoscenico teatrale, in cui gli individui sono destinati a recitare delle "parti", a interpretare ruoli diversi. Come in un teatro, c'è il retroscena, ovvero gli spazi privati in cui le persone non "recitano", dove mettono in atto comportamenti in contraddizione con il loro ruolo pubblico.


Il “teatro” sociale di Goffman | Mondi PluraliLa recitazione non coinvolge solo i singoli individui, ma anche i gruppi e categorie sociali.
La vita sociale è una rappresentazione che i gruppi sociali mettono in scena difronte ad altri gruppi, intraprendendo alternativamente il ruolo di gruppo di performance, che interpreta la parte agendo, e gruppo di audience, che assiste all'esibizione: in questa dinamica, la condizione necessaria è che il gruppo di audience non acceda alle situazioni di retroscena, in cui spesso è contraddetto il comportamento pubblico.



La prospettiva fenomenologica


La fenomenologia è un indirizzo filosofico, che fa capo a Edmund Husserl, e poi diventa una prospettiva all'interno del sapere sociologico.
In sociologia l'approccio fenomenologico è stato inaugurato da Alfred Schutz, che nell'opera "la fenomenologia del mondo sociale", identifica l'oggetto della sociologia con la sfera della vita quotidiana, fatta da routine che il senso comune da  per scontate, ma che in realtà sono esperibili solo sulla base di preesistenti elaborazioni concettuali, definite "tipizzazioni".
Il mondo in cui viviamo è fatto di realtà tipizzate, che variano da un contesto sociale all'altro, ma che all'interno di uno stesso assumono un significato differente, a seconda del particolare interesse che abbiamo nei loro confronti: Schutz ne parla come "provincie finite di significato".
Le "provincie" sono il mondo della scienza, arte, dei bambini, ..., ovvero tutti i mondi in grado di dare significato diverso a uno stesso oggetto.
Il compito del sociologo è quello di indagare la realtà sociale come una pluralità di insieme di conoscenze, che i soggetti appartenenti a uno stesso ambito condividono e accettano, cercando di capirne nozioni e regole.
Le idee di Schutz sono state riprese e sviluppate da Peter Berger e Thomas Luckmann.

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